I Parchi archeologici della Maremma costituiscono un Istituto autonomo di livello dirigenziale non generale del Ministero della Cultura, creato nel 2024 per dare nuovo impulso ai più importanti siti archeologici del territorio della maremma grossetana.
I tre siti archeologici di Vetulonia, Roselle e Cosa rappresentano i capisaldi di un territorio con una storia millenaria, che ha visto dapprima il fiorire della raffinata civiltà etrusca poi la progressiva conquista da parte di Roma, fino al vasto spopolamento nel medioevo a causa del flagello della malaria che portò con sé anche l’oblio degli insediamenti antichi
Accanto al fascino delle rovine etrusche, romane e medievali, messe in luce da decenni di scavi archeologici, all’interno dei tre parchi archeologici i visitatori possono inoltre immergersi in contesti di altissimo valore paesaggistico, straordinariamente preservati.
Parchi archeologici della Maremma
Strada dei Ruderi snc.
Grosseto
Tel.: +39 0564 484938
Mail: pa-maremma@cultura.gov.it
PEC: pa-maremma@pec.cultura.gov.it
Direttore
dott. Leonardo Bochicchio
Musei

Parco archeologico di Vetulonia
L’antica Vetluna era, secondo le fonti, una delle dodici più potenti città-Stato etrusche. La città conobbe il suo massimo sviluppo durante l’età orientalizzante, nel VII sec. a.C., e venne poi assoggettata a Roma a partire degli inizi del III sec. a.C. Testimoniano del suo momento di maggiore splendore le monumentali tombe a tumulo della necropoli mentre i resti della fase ellenistica della città sono oggi inframmezzati al tessuto urbano del piccolo borgo medievale che, dal 1888, porta il nome dell’antica città.

Parco archeologico di Roselle
La città di Rusel era, secondo le fonti, una delle dodici più potenti città-Stato etrusche. I suoi resti, ancora oggi circondati da un poderoso muro di cinta in opera poligonale, si trovano a circa 10 km a nord di Grosseto. Gli scavi, iniziati negli anni 50 del ‘900, hanno portato alla luce progressivamente una ricca sovrapposizione di edifici appartenenti sia alla fase etrusca (con edifici pubblici, abitazioni e un vasto quartiere artigianale), sia a quelle successive della civiltà romana (strade, edifici pubblici del Foro, abitazioni, impianti termali) e alto medievale (resti della chiesa cattedrale con il suo cimitero).

Parco archeologico di Cosa
La colonia di Cosa fu fondata dai Romani nel 273 a.C. dopo la sconfitta delle forze alleate delle città etrusche di Volsinii e di Vulci (280 a.C.) e la cessione di buona parte del territorio vulcente. Gli scavi archeologici dell’abitato, circondato da una cinta muraria in opera poligonale straordinariamente conservata, hanno portato alla luce i resti degli edifici pubblici del Foro, delle terme, di numerose domus private. Sul punto più alto del promontorio i resti del tempio dell’Arce dominano dall’alto il Tirreno e il promontorio dell’Argentario.

Museo archeologico nazionale di Cosa
Il Museo archeologico nazionale di Cosa, costruito al di sopra delle strutture perimetrali di una domus d’età romana, espone i reperti più significativi provenienti dagli scavi della città e del suo territorio.
Si possono ammirare le decorazioni fittili dei templi sull’Arce, una selezione dei numerosi reperti di uso domestico ritrovati nell’abitato (ceramiche, lucerne, vetri, avori e metalli), frammenti di intonaci dipinti delle domus e vari reperti scultorei ed epigrafici provenienti dagli edifici pubblici della città.
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News
I Parchi archeologici della Maremma alla XXVII Borsa Mediterranea del Turismo archeologico
L’Istituto autonomo del Ministero della Cultura presente per la prima volta al Salone espositivo di Paestum dal 30 ottobre al 2 novembre
È un vero e proprio debutto quello dei Parchi archeologici della Maremma, che dal 30 ottobre al 2 novembre 2025 saranno presenti per la prima volta, con un proprio stand dedicato, negli spazi del Salone espositivo della XXVII Borsa Mediterranea del Turismo archeologico di Paestum. Una partecipazione indispensabile che diventa non soltanto il momento più opportuno per esporre al meglio al pubblico di operatori del settore il valore e le potenzialità del patrimonio storico-culturale dei tre diversi siti di Cosa, Roselle e Vetulonia, nella provincia di Grosseto, raccolti sotto l’unica realtà dei Parchi archeologici della Maremma, ma che si trasforma anche nell’occasione di illustrare punto per punto le varie e importanti iniziative avviate dall’Istituto autonomo del Ministero della Cultura sin dalla sua creazione nel 2024, e soprattutto i numerosi e stimolanti progetti futuri.
A cominciare dal superamento delle sfide poste dall’eterogeneità di natura, epoca e appartenenza dei resti delle diverse aree archeologiche, ostacolo che non ha comunque impedito ai Parchi la creazione di una propria identità visiva unitaria e riconoscibile, messa a punto con la società digitale Amaranto, ideatrice di un nuovo logo, capace di sottolineare anche a livello grafico la coerenza dell’Istituto, il suo indissolubile legame col territorio maremmano e rispettare al tempo stesso tutte le peculiarità dei singoli siti di Cosa, Roselle e Vetulonia.
E poi ancora la recente inaugurazione e gestione di nuovi spazi, come l’Info Point di Roselle, costruito appositamente alle porte del sito archeologico in modo da assumere la molteplice funzione di luogo polivalente, divenendo al contempo punto di accoglienza, sala conferenze, desk per la comunicazione delle informazioni sulle attività dei Parchi e sull’affascinante patrimonio che custodiscono. Senza dimenticare la variegata offerta didattica elaborata dall’Istituto, studiata per approfondire la storia delle civiltà etrusca e romana con laboratori e percorsi creati ad hoc per scuole e famiglie, le frequenti e più tradizionali attività di richiamo di un pubblico di appassionati come visite guidate, escursioni, spettacoli teatrali, collaborazioni di vario tipo con realtà ed enti locali, che testimoniano la vivacità di iniziative nel territorio nel quale i Parchi operano e in cui si inseriscono tra i protagonisti più attivi.
“È un onore poter essere presenti in questi giorni alla XXVII Borsa Mediterranea del Turismo archeologico di Paestum” afferma il Direttore dei Parchi archeologici della Maremma Leonardo Bochicchio “per promuovere e divulgare le tante attività già in corso dallo scorso anno e soprattutto le prossime iniziative dei Parchi, testimoni di una storia millenaria del territorio, che si concentra nei tre siti archeologici di Cosa, Roselle e Vetulonia intorno a straordinarie testimonianze del passato etrusco e romano della Maremma”.
Questi sono i Parchi archeologici della Maremma, un intreccio armonico fra resti di antiche civiltà e natura mozzafiato, fra tradizione e innovazione, luoghi che incantano e sorprendono perché in grado di trasformare l’emozionante eredità culturale del passato in uno sguardo costante al futuro, in una terra di contrasti e meraviglie.
Variazione orario di apertura al pubblico a partire da domenica 26 ottobre 2025
Si comunicano i nuovi orari dei siti dei Parchi archeologici della Maremma:
Parco archeologico di Vetulonia: Costa Murata, Scavi Città, Tomba della Pietrera
Dal martedì alla domenica
08:30 - 16:30 (ultimo ingresso alle ore 16:00)
Parco archeologico e Museo archeologico di Cosa
Dal martedì alla domenica
08:30 - 17:00 (ultimo ingresso alle ore 16:30)
Parco archeologico di Roselle
Tutti i giorni
08:15 - 17:15 (ultimo ingresso alle ore 16:30)
Mappa del Parco archeologico di Roselle
Disponibile in questa pagina la mappa del Parco archeologico di Roselle
Clicca qui per visualizzare la mappa in tutte le lingueI Parchi archeologici della Maremma su tv9 Telemaremma
La puntata del programma #221 del 19/08/2025 con ospite il Direttore dei Parchi archeologici della Maremma Leonardo Bochicchio.
Clicca qui per vedere la puntataIl Messaggero intervista il Direttore dei Parchi archeologici della Maremma Leonardo Bochicchio
Le iniziative e i progetti dei Parchi presentati con successo alla BTMA 2025
Clicca per leggere l'intervista